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Testi: "L'ITALIANO MEDIO"

Prima qualità
J Ax e Dj Jad ancora insieme
E siamo tornati
E alloraaaa!!
Jad fai assaggiare questo basso...

E' una tipica espressione
(risata)
L'evoluzione continua
Articolo 31 ancora do-do-do-domina il party
(risata)
Italiano me-me-me-medio
Italiano medio

E' una tipica espressione della vocalità
Italiano medio
Originalità
Originalità pri-pri-pri-prima qualità-tà
Io capisco che ho ragione, tu lo provi
L'evoluzione continua
Originalità pri-pri-pri-prima qualità-tà
Io capisco che ho ragione, tu lo provi
L'evoluzione continua

Una...

Bestie mutanti

Se hai comprato questo disco vuol dire che hai problemi
E se lo tieni vuol dire che bevi rubi e bestemmi
Visto che il cantante non raccoglie premi
E ha i reni pieni di veleni come bassi di Miami
Guarda che qui sali su treni sprovvisti di freni
E rischi che sti dischi ti portino fischi di amici e colleghi
Qui zero santoni o soluzioni cè poca cultura
Ma l’istinto separa i cattivi dai buoni
I rumori dai suoni le eccezioni dall’assioma
Dalle definizioni fuori la divisa non mi dona 
Ne il senso del pudore dello stato o del comune 
Neanche il nome che ci danno sulla rubrica di costume


RIT.
Bestie mutanti siamo noi (oi-oi-oi-oi)
E non ci ammazzerete mai (ai-ai-ai-ai)
Sabotaggi negli ingranaggi
Scarafaggi coi tatuaggi
Noi mutanti (3 volte)


In the mix di roba mista
L’alternativissima rivista resta qualunquista
È che se ne infischia di destra o sinistra 
E mischia a mo di minestra una miscela mai vista
Al giornalista che intervista rispondo alle domande 
Tanto questa musica leggera è pesante come un elefante
Non ho mezza misura o stai vicino o stai distante 
Se la fischi scende dal palco e ti spezza le gambe
Lasciatemi cantare sono italiano
Sul terreno tra il Mediterraneo ed il Tirreno
Con il suono alieno che fa
A cazzotti con l’orchestra di Demo non va
Da Pavarotti e nemmeno a San Remo 
Sotto influenze negative di cannabis attive
Hey mamma, qui ci sono canzoni nocive
Generazioni recidive, registrazioni proibite
Mentre l’alcool e le sigarette legalmente uccide
Veleno quotidiano ma facciamo finta che non fosse 
E ci chiediamo perché se accendiamo una jolla e fumiamo
Un ministro ha la tosse….

RIT.


Non te lo potevi aspettare potesse tornate
Quella canzone popolare stava per affogare
E invece torna tipo zombie costruisce ponti
Se ti interessa definirla meglio che ascolti
Qui non ci sono fessi solo brutti ceffi tutti messi
A fare casse a pezzi come le tasse e i prezzi
È musica dalla metodica caotica qui non si medita
Io c’ho la palla fuori come edika
Mutazione genetica della tradizione melodica
Non è colonica ne americofonica chiamala comica
Ironica ma se suona cronica nella scatola cranica 
È un asso nella manica e carica la forza delle braccia
Se quest’Italia vale una medaglia siamo l’altra faccia
Fegato stomaco cuore e istinto gomito a gomito
Col rumore che vomito ora dimmi che ha vinto

RIT.



La mia ragazza mena

La mia ragazza si crede un fuscello una piuma
Ma fa paura quant’è dura e forte
Ha una cintura nera con le borchie
E non mi chiede la fede un castello o la luna 
Lei balla tutta notte poi la mattina morde
Si mette i miei boxer e offre
Cene precotte bibite bollenti bottiglie a cui toglie
Tappi con i denti non m’inganna mai
Non va a nanna mai mangia panna spray

RIT. La mia ragazza è strana
Non dice che mi ama
Ma beve birra e fuma
Ha un tatoo sulla schiena
La mia ragazza mena 

La mia ragazza se piange non è mai per ricatto 
Non cucina in cucina mi cucina nel letto
E si mette la notte gli occhiali da sole
E si mette a gridare contro il telegiornale
Il rock la sveglia con le boy-band sbadiglia
Ama il punk da skate la drum’n bass
Ma è il rap che la ripiglia
E scatta quando vedi che si arrabbia
Ti scappa quella donna sembra acqua ma è grappa
È un litro di nitro con la miccia corta
La faccina pulita e la fedina penale sporca

RIT. La mia ragazza è strana
Non dice che mi ama
Ma beve birra e fuma
Ha un tatoo sulla schiena
La mia ragazza mena
La mia ragazza è strana
Non dice che mi ama
Però quand’ho un problema 
Lei è qui vicina 
La mia ragazza mena

Una mia ex mi chiamava le ha incendiato la casa
Ci ho fatto la lotta ho una costola rotta
Thai-box karate judo 
Colpi al fusto manate a viso nudo
Ma a lei le faccio sesso quando non mi rado e sudo
E sono cotto cotto perché a lei piaccio crudo
Quando la guardo tutto ha più senso
Il mondo sembra meno cattivo
È benzina sul fuoco
È perfetta davvero… anche se ho un occhio nero

RIT.


La canzone del dito

La mia pelle non mi piace 
All’occasione manda ancora brufoli
Odio le ascelle ed il torace
Questi quattro peli solitari e inutili
Non ho neanche una gran voce
Hanno ragione i critici
Questi capelli sono la mia croce
Fibroprotesi sono sintetici
Però il problema più grande è la testa
Riempie la borsa con miraggi guai
E queste gambe vanno nella direzione opposta
Sempre di corsa e non marciano mai

RIT. Però una cosa io ce l’ho perfetta e quella è il dito
E certo parlo del terzo non scherzo sembra scolpito
Dico che sotto un certo punto di vista è il mio migliore amico
Se la mia immagine non la soddisfa guardi il dito
E guardi che dito…

Com’è rifinito lo mosti al partito finché non è proibito
Si tolga il prurito…
Qui sotto niente di spettacolare 
Specialmente quando esco dall’acqua
È nella norma anche il sedere 
Ce chi dice che assomiglia alla faccia
E poi ce il fatto che non ho una gran voce
E se sentisse che fiato che ho…

RIT.

Il naso me lo sono rotto 
E nelle orecchie non ho mai messo tappi
Non sono diventato poliziotto 
Nonostante questi piedi piatti
Non ho una gran voce forse mi basterà
Lo so non ho una gran voce sono sicuro mi si noterà

RIT. (2 volte)


Senza dubbio

Tu avresti bisogno di un uomo vero
Che si sveglia al mattino e prende in mano il destino
A partire alla conquista del trono 
E portartelo in dono sfondando anche il muro del suono
Ma io quello non sono
È che senza dubbio tu sei una
Che si merita il meglio che ho
Io invece purtroppo certezze nessuna
Però una cosa la so
Il taglio sul ginocchio la bici nel fosso il pugno 
Nell’occhio ogni semaforo rosso
Fu per arrivare a te
Dormire alla stazione la manifestazione
Il quaderno con su scritto il testo della canzone 
Fu per arrivare a te
Tu avresti bisogno del nuovo romeo
Che parla soltanto di business e legge riviste di fitness
E ti mostra come fossi un trofeo
Sfoga lo stress giocando a squash e fa yes yes
Se parla col boss ma io no
Però senza dubbio tu sei quella
Che si merita il meglio che ce
Se lui è il dolcificante il una caramella
E lascio scegliere a te
La mia prima sbronza anche la seconda il poster nella
Stanza il viaggio in ambulanza
Fu per arrivare a te
Ogni donna sbagliata il diploma per un pelo
Quella gomma bucata mentre tuona il cielo
Fu per arrivare a te
Perché senza dubbio tu sei una 
Che si merita il meglio di me
Senza ombra di dubbio ne vali la pena
E quindi è tutto per te
I miei quindici anni tetri
La prof che mi odiava la fuga da casa
Il tuffo da sei metri e quando scopri 
Che nessuno guardava
Il posto di blocco l’amore non corrisposto
Quando ho rubato e poi m’hanno preso
E neanche io ci credevo che avevo fatto il botto
Il taglio sul ginocchio la bici nel fosso
Il pugno nell’occhio ogni semaforo rosso
Fu per arrivare a te
La mia prima sbronza anche la seconda 
Il poster nella stanza il viaggio in ambulanza
Fu per arrivare a te
Dormire alla stazione la manifestazione 
Il quaderno con scritto il testo della canzone
Fu per arrivare a te
Ogni donna sbagliata il diploma per un pelo
Quella gomma bucata mentre tuona il cielo
Fu per arrivare a te



La nuova stella del pop

L’agenzia faccia da casting di Franco Tartaglia
Cerca proprio te
Hai tra i sedici e i vent’anni
Vuoi ballare?Vuoi cantare?
Vuoi diventare famosa?
Noi stiamo cercando volti nuovi
Stiamo cercando te!

E arrivato un produttore
Sa cercando facce nuove

RIT.1 Uno.. devi essere tra i sedici e i vent’anni
Due…devi sorridere che tanto dopo azzanni
Tre…sono i mesi della competizione 
Quattro persone ti insegnano ballo canto e dizione
Cinque anni di contratto e se sei adatto

È arrivato un produttore e fa pubblicità
Che sta cercando facce nuove
Qui nella tua città
Poi si farà una selezione
Le gente voterà
La gara in televisione
E il migliore vincerà
Magari sceglie proprio te

RIT.1

RIT.2 Numero uno in Italia uo-ho
Numero uno in Italia oh-ye
Numero uno in Italia
La nuova stella del pop che bella che è
Numero uno in Italia uo-ho
Numero uno in Italia anche se
La vecchi stella quella dell’anno scorso 
Non mi ricordo che è

La radio che ti passa a iosa
Più spesso non si può
La copertina del giornale
È ritoccata un po’
E mamma è tanto orgogliosa 
Che firma pagherò
Sul tuo successo stagionale
E al ristorante sotto casa
La fa da padrona
Sei….

RIT.2

Non ci credo a che ti vende un sogno
Che l’anno prossimo sarà finito

Ma c’è la bottiglia nel privè
La tournèe
La macchina coi vetri fumè
La lacrima di Miguel Bosè
e-he
Gente in delirio da nord a sud
Se la musica fosse cibo 
Tu saresti un fast-food
E in più il truccatore costumista
Che professionista
Un…anno solo e poi il successo è finito
Due…le canzoni che ti scrive un musicista fallito
Tre…sono gli euro che ti fanno guadagnare
E il produttore ha gia da fare
E quattro facce nuove da trovare
Cinquemila sono in fila per che vuole diventare…
Numero uno in Italia
La nuova stella del pop che bella che è
Numero uno in Italia uo-ho
Numero uno in Italia anche se
La vecchi stella quella dell’anno scorso 
Non mi ricordo che è



A pugni col mondo

C’è una banchina esterna della metropolitana mi ricorda
Ogni mattina attesa eterna e la campana di un istituto
Tecnico industriale ora la vedo passando dalla tangenziale
Sembra uguale almeno da fuori sui muri disegnano i cuori
Delle “love story” o capolavori di illegali pittori
Ora come allora all’ora di punta la valanga dei ragazzi
In banda e forse ce né uno sull’ultima panca
Lo sguardo scuro lo protegge non dice una parola e
Quando scrive o legge non è mai roba di scuola
Forse non s’impegna al massimo e i voti si abbassano
E ha cuffie che lo staccano da genitori che se i soldi
Non bastano si scannano e certe sere tiene il fiato
Tanto che la fine sembra li ad un secondo e non crede
Più alle favole perché ora fa a pugni col mondo…
Ma quant’è bella l’Italia alle sei di sera 
Siamo tutti in fila e ce la sciura a fianco che sclera
Eppure ha una Mercedes nera e nel baule ha la spesa
Sicuramente ha una carriera ma perché è così tesa?
Suona il clacson e impreca mentre il bimbo dietro gioca
Col gameboy finge che non sente niente tanto poi si sfoga
E si siede davanti alla tele seduta stante e riceve 
Regali quando piange anche se è grande quanti
Giocattoli che hai hi-tec hi-fi hai Mediaset e Rai 
La parabola di Sky ma nonostante il galateo e le
Immagini sacre se sarai espulso dal liceo avrai il
Disprezzo di tuo padre che magari è un rispettato 
Avvocato e pensa alle brutte compagnie che ti hanno 
Rovinato e a quando gli hai urlato scusa tanto se non
Sono come te io comincerò dal fondo e non credo
Alle tue favole perché faccio a pugni col mondo…
Mi stancherei non crederei più a niente
Ma poi ce lei inaspettatamente e certe volte non ci
Credo che è vera tanto che non vedo l’ora che arrivi
La sera quando mi toglie i guantoni e mi cuce le mie
Ferite sorride ai problemi e dice che finchè stiamo
Insieme lei è felice e io finisco anche al tappeto 
Altroché ma questa vita un po’ la cambio se quando torno
Ad aspettarmi trovo te io la mia casa la difendo e si può
Credere alle favole anche se fai a pugni col mondo…


Cara vita

Ogni volta che finivo a terra 
Senza una ragione per alzarmi
Chi diceva resta li che è meglio
Ci vuol poco ad abituarsi

RIT. Cara vita sarò la tua puttana amica
Sarò la tua mignotta
La calda bocca la tua ferita preferita
Dammi un’altra botta
Non puoi avermi come vuoi (2 volte)

Ogni volta che finivo a terra 
Senza una ragione per alzarmi
Chi diceva resta li che è meglio
Ci vuol poco ad abituarsi
Ma non puoi avermi come vuoi (2 volte)

RIT.

Chi diceva resta li che è meglio 
Ci vuol poco ad abituarsi 
Ma non puoi avermi come vuoi (4 volte)

RIT.


I consigli di un pirla

Ho tanti pregi quanti difetti
Mi mancheranno le virtù
Ma un fratello maggiore
Non ha sempre ragione
Solo qualche anno in più
E so darti il tormento su tutto
È chiaro dovrei finirla
Ma per tua disgrazia non ho figli
E da lasciarti ho i consigli di un pirla
Se ti dicono di alzarti tu siedi
E quando siedono tu alzati in piedi
Non aver fede solo in quello che vedi
Insegui i sogni fino a quando li credi veri
Ed a un certo punto saranno tutti amici tuoi
Diranno di amarti per quello che sei
Vorranno solo privarti di un pezzo di quello che hai
Ma, ci sarà sempre la mamma
Che ha gli occhi più giovani di noi
Con lei sono giorni preziosi
Stalle vicino più tempo che puoi
Non importa se modelle o commesse
Certe donne si faranno gioco di te
Trattale tutte da principesse e sarai un re
Se ti dicono di alzarti tu siedi
E quando siedono tu alzati in piedi
Non aver fede solo in quello che vedi
Insegui i sogni fino a quando li credi veri
T’insulteranno a gran voce e tu ridi
Ti chiuderanno la bocca e tu scrivi
Se ti picchieranno e t’imporranno divieti
Tu fatti beffa dei tuoi padroni
E canta i loro segreti
Hai la mia determinazione a compiere ogni errore
Prima di imparare
Solo
A volte non vale
Il prezzo da pagare
E come quando giocavi in cortile
È mio dovere evitare che tu ti faccia del male
O almeno tentare
Farai di testa tua
Seguirai la tua idea
Fatti un bel giro di boa
Anche se ce al bandiera dell’alta marea
È un vizio di famiglia 
Come questi consigli di un pirla
Se ti dicono di alzarti tu siedi
E quando siedono tu alzati in piedi
Non aver fede solo in quello che vedi
Insegui i sogni fino a quando li rendi veri
A un certo punto finita la festa
Vedrai tutti andar via
Ti accorgerai che quel poco che resta ti basta
Ed ecco, quella sarà casa tua t’insulteranno a gran voce
E tu ridi ti chiuderanno la bocca e tu scrivi
Se ti picchieranno e ti imporranno divieti 
Tu fatti beffa dei tuoi padroni
E canta i loro segreti


1972

La mattina in provincia era più fredda
Ma qualcuno sparava in città
Mio padre e mia madre crescevamo in fretta
È una grande responsabilità
Con un paese che cambia
Lo stato che mangia e licenzia
Quel mutuo chi lo pagherà
Per un figlio egoista che piange e che chiede
Il gioco alla pubblicità
Ma una seconda occasione questa notte
È la fuori per me e te
Una rivoluzione alle porte
Non è tardi per vedere
E si la scuola è una jungla però lo si scorda
Comunque a sedici anni è una merda 
Il futuro è una macchia e manco m’importa
Io vado per inerzia poi in un battito d’ali
Ci siamo trovati di colpo spostati 10 anni più in là
Un amico sparisce uno s’imborghesisce fa figli
E dispensa consigli e ovvietà
Ma una seconda occasione questa notte
È la fuori per me e te
È una rivoluzione alle porte
Non è tardi per vedere 1972 1972
Qui niente cambia in meglio 
E non mi sento del tutto un uomo
Ma almeno adesso sono sveglio
Quasi come nuovo
Ma una seconda occasione questa notte
È la fuori per me e te
È una rivoluzione alle porte non è tardi per vedere…
1972


Manate

Ricordo il primo giorno in una scuola nuova
A me sembrava l’altra parte del mondo
Ero diverso e nessuno mi parlava
Quindi mi misi al centro del campo
Si sono messi a cerchio come pescecani
Coprendomi d’insulti e prendendomi a spintoni
Io volevo solamente giocare
Dare due calci ad un pallone
E invece
1-2-3-4
Manate
1-2-3-4
Manate
1-2-3-4
Manate in faccia è stata la risposta che m’hanno dato
1-2-3-4
Manate
1-2-3-4
Manate
1-2-3-4
Manate in faccia e dentro fanno male più che fuori
La scuola poi finisce e ti ritrovi in strada
È veramente l’altra parte del mondo
Altri diversi a cui nessuno parlava
Si sono messi a fianco e abbiamo fatto branco
Ci siamo ritrovati un pomeriggio ai giardini
Sul prato una distesa di una migliaia di bambini
Ci siamo messi a cerchio come pescecani 
Attorno a che c’ha insegnato a muovere le mani
E tentava di scappare
E ora 
Vuole il dialogo e la pace
1-2-3-4
Manate
1-2-3-4
Manate
1-2-3-4
Manate in faccia e questa è la risposta che ho imparato
1-2-3-4
Manate
1-2-3-4
Manate
1-2-3-4
Manate in faccia e dentro fanno male più che fuori
1-2-3-4
Manate
1-2-3-4
Manate
1-2-3-4
Manate



Cara mia ex

Venerdì sera le nove dopo due giorni che piove
L’acqua per strada l’inchiostro sul foglio lo stesso colore
Guardando un quaderno di rime del ‘93
C’era una foto di un pezzo s’un treno con davanti io e te
E allora tanti perché dimenticati sono tornati amplificati
E più complicati insistono su come e quando ci siamo lasciati
Su perché oggi sento il blues dopo gli anni passati
Giro la televisione corrida di idee banali
L’amico mi propone movida per locali ho scarica la pila da
Tempo e non ha senso divagare penso a come mi facevi 
Stare spengo il cellulare…

Sarà la pioggia la notte che 
Saranno solo rimorsi fumo e caffè
E sarà ancora buoi la luna non cè
Cara mia ex la luna non ce

E guarda come un uomo matura senza premura
Perde la misura poi giura scusa che valgono spazzatura
Prende a pugni porte sveglia il vicinato
Fa a botte con che era appena sgarbato
La notte ti chiama ubriaco
Ci vuoi fare il progetto di una vita
Lui si fa trovare a letto con una tua amica 
Pensa solo a se stesso divide l’amore dal sesso
Ha belle parole ma mantenere ciò che ha promesso
Non gli è mai successo troppo egoista per un compromesso
Così ero messo e adesso confesso ascoltando il tuo pezzo
Preferito tra i miei dei miei vecchi dischi
Bevo una birra che vorrei fosse whiskey
Ho una cicatrice nel cuore con sopra il tuo nome
Ma voglio che tu sia felice anni luce da questa canzone
E dal male che ho fatto lui saprà curarti
Mentre conto i miei errori realizzati tardi…

RIT.

La luna si dice muove merea e cuore umano 
Invece non ne ho idea vivo a Milano il mare è lontano
Quando uscivamo era diverso sempre luci intense
Ora vedo opache insegne e pioggia di novembre
…Mi manche guapa manca ogni litigata
Manca il sapore di tornare e ritrovarti a casa
L’odore di una maglietta prestata
La tua voce che mi consola fare la pace in una
Piazzola dell’autostrada
E quante cose non dette micro vendette
Appendi la mia foto al muro e gioca a freccette
Sarà che infine maturo col delay
Che le regine non scelgono i plebei
Sarà che ti vorrei…

RIT.



Italiano medio


Io mi ricordo collette di natale
Campi di grano ai lati della provinciale
Il tragico Fantozzi la satira sociale
Oggi cerco Luttazzi e 
Non lo trovo sul canale
Comunque sono un bravo cittadino 
Ho aggiornato suonerie del telefonino
E un bicchiere di vino con un panino
Provo felicità se Costanzo fa il trenino
Ho un santino in salotto
Lo pregio così vicino all’enalotto
Ho Gerry Scotti col risotto ma è scotto
Che mi diventare milionario come Silvio
Con il giornale di Paolo e tanta fede in Emilio
Quest’anno ho avuto fame ma per due settimane
Ho fatto il ricco a Porto Cervo… che bello!!!
Però mi ricordo collette di natale
Campi di grano ora il grano è da buttare
M’importa poco ora io vado al centro commerciale
E il mio problema è solo dove parcheggiare

RIT. Ohoo ohoo 
Ma a me non me ne frega tanto
Ohoo ohoo
Io sono un italiano e canto
E datemi Fiorello e Panariello alla tv
Sono l’italiano medio, nel blu dipinto di blu

Io sono un bravo cittadino onesto
Bevo alla mattina un bel caffè corretto
Dopo cena il limoncello in vacanza la tequila
La gazzetta d’inverno e d’estate novella 2000
Che bella la vita di una stella
Marina o Martina o quella della velina
La mora o la bionda è buona e rotonda
Finchè la barca va finchè la barca affonda
E intanto sto perdendo sulla patente il punto
E un’auto blu mi sfreccia accanto 
Che incanto…

RIT. Ohoo ohoo 
Ma a me non me ne frega tanto
Ohoo ohoo
Io sono un italiano e canto
Non togliermi il pallone e non ti disturbo più
Sono l’italiano medio, nel blu dipinto di blu

Ma spero che un sogno così non finisca mai più
Mi voglio svegliare mai più
Ti voglio far vedere
Che sono proprio un bravo cittadino
Ho il portafoglio di Valentino
E l’importante è quello che ci metto dentro
Vado contro il vento a sinistra a destra
Sabato in centro fino a consumare le suole
Ballo canzoni spagnole così non mi sforzo
A seguire le parole e penso a fare l’amore
Alla villa di Briatore alla nonna senza
Ascensore alla donna del gladiatore
A qual è il male minore l’onore sua eccellenza
Monsignore e ancore baciamo la mano
Che bel miracolo italiano

RIT. Ohoo ohoo 
Ma a me non me ne frega tanto
Ohoo ohoo
Io sono un italiano e canto
E datemi Fiorello e Panariello alla tv
Sono l’italiano medio, nel blu dipinto di blu

RIT. Ohoo ohoo 
Ma a me non me ne frega tanto
Ohoo ohoo
Io sono un italiano e canto
Non togliermi il pallone e non ti disturbo più
Sono l’italiano medio, nel blu dipinto di blu



Sputate al re

C’era una volta e non solo una
Un re che amava tanto i vestiti nuovi
Che spendeva in essi tutto quello che aveva
Possedeva un abito diverso per ogni ora della giornata
Niente importava per lui eccetto i suoi vestiti
Eppure non trovava soddisfazione
Il sarto era sull’orlo della disperazione
Disse al re di aver inventato un nuovo tessuto
Che cambiava colore e forma ad ogni momento
Ma rivelava anche coloro che erano 
Stolti ignoranti e stupidi
Allora il tessuto sarebbe stato invisibile
E pensate anche solo per un momento che i suoi
Sudditi volessero rischiare la testa accennando alla sua nudità

…Finchè un bambino disse mentre il re passava in processione:
“Hey guardate il re è nudo”… i nostri eroi si trovarono nel presedei se
….dei forse…e dei però…

…se se se
se non ci fossero le Alpi se fossimo alti e meno calvi
se non avessimo la convinzione di essere scaltri e meglio
degli altri se il governo fosse a Palermo e non a Roma
se il Vaticano fosse a Milano e d’estate mancasse
acqua a Verona se sapessimo fare i seri se la domenica segna
Vieri se ci accorgessimo che in Europa siamo quelli più neri
Se ne parlassero i telegiornali se per la legge siamo uguali
Se il Presidente corregge la legge se siamo un gregge di
Criminali se non ci fosse la tv chi ce lo direbbe cosa pensare
C’era una storia in mezzo ai libri studiati la mia generazione
Non sa qual è però piaceva ai miei antenati e certo
Piace tanto anche a me…
Sputate al re (3 volte) il re è nudo
…forse l’economia è in pericolo forse è un’ interludio
forse sarò un disoccupato ma con un titolo di studio
forse il secolo scorso eravamo un popolo di artisti e
menti brillanti forse tra tanti emigranti anche arroganti
e ignoranti esportavamo la moda e i sentimenti il bel
canto la pasta e i condimenti anche la mafia e le tangenti
forse ci chiamavano viaggiatori leggendari forse scappavamo
dalla fame ed eramavo extracomunitari forse un ciccione
alla tv sta lobotizzando il mio paese c’era una storia in 
mezzo ai libri studiati la mia generazione non sa qual è 
però piaceva ai miei antenati quindi va bene pure per me
sputate al re (3 volte) il re è nudo
… però qui il vino è medio però mio padre è un onest’uomo
però ce chi non crede al promo del re sul trono che
ci da il condono però guarda che mare però guarda che
luna guarda che barche a Porto Cervo e quelle che
arrivano a Lampedusa la mano è tese però la porta 
è chiusa però la pizza è risorta ma avremo una fetta di torta
dagli U.S.A a partita chiusa il dollaro è deleterio però Totti è “er mejo”
si concede lo spazio aereo però a noi intanto ci ammazza
l’euro però però quella tv conosco sempre più gente
che la spegne… c’era una storia in mezzo ai libri 
studiati la mia generazione saprà presto qual è che
piaceva tanto ai miei antenati e piace tanto tanto anche 
a me… sputate al re (3 volte) il re è nudo



La finestra

Quante volte mi sono sconvolto
Il giorno dopo dire non lo faccio più
Quanti anni di vita mi son tolto
Per trovare il modo per andare giù
Confondendo solitudine con libertà
Ma non è la verità
Oggi ho aperto la mia finestra
C’era il sole e l’aria era fresca
E sotto casa mi aspettava lei
Ho notato che certe volte piove
Ai matrimoni o al primo giorno di vacanza
E che non importa andare chissà dove
Per trovare l’equilibrio e la coscienza
La sicurezza che verrà insieme con l’età
Ma non è la verità
Oggi ho aperto la mia finestra
C’era il sole e l’aria era fresca
Si vedeva le montagne dietro la città
E sembravano così vicine che potevo quasi toccarle
Sono sceso così per strada
E sotto casa mi aspettava lei
Quante notti ad alimentare il fuoco
Per morire poi di freddo alla mattina
Quante volte pensavo fosse un gioco
Invece sono stato una pedina
L’illusione che ti da
Ma non è la verità
Oggi ho aperto la mia finestra
C’era il sole e l’aria era fresca
E ho soffiato via la polvere dal davanzale
Ed è stata una liberazione
Mi sentivo quasi rinato
Non so bene come mi sono alzato
Ho realizzato che ero malato ma
Oggi ho aperto la mia finestra
C’era il sole e l’aria era fresca
Si vedevano le montagne dietro la città
E sembravano così vicine che potevo quasi toccarle
Sono sceso così per strada
E sotto casa mi aspettava lei


Commodore 64 vs Pc

Anno di pubblicazione: 1982
Memoria: 64 Kb
ROM: 20 Kb
Microprocessore: 6510 A
Risoluzione: 320x200
Tastiera: type writer
Suono: nove ottave
Lui non aveva super processori
Soltanto 16 colori
Non lo capivano i genitori
Lo sconsigliavano i professori
Lo attaccavi al televisore e ore e ore
A caricare giochi dal registratore
La grafica mancava di definizione
Ma la sostituiva l’immaginazione
La tua adolescenza con solo un joystick 
Ma nessuno scooter andrà più veloce di quella BMX
Il Commodore 64 rompe il culo al Pc
Il Commodore 64 è più di Xp o Osx
Col Commodore 64 ora ci giocano gli dei
E il Commodore 64 si è inculato anche la play
Si, anche la play
Sembrava non potere fare niente 
Con 39 kbytes per utente
Invece ne hanno fatti a milioni
Sparatutto, avventure, platform e simulazioni
Un solo chip sonoro 
Ma lo potevi anche suonare 
E poco prima di morire 
Iniziava anche a parlare
Il Commodore 64 rompe il culo al Pc
Il Commodore 64 è più di Xp o Osx
Col Commodore 64 ora ci giocano gli dei
E il Commodore 64 si è inculato anche la play
Si, anche la play

 

trascrizione testi
....................
thank to
Francesco C.


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