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Testi di: "Nessuno".

LA Rinascita

Ahaaaaaaaa. Ohaaaaaaaa. Ahaaaaaaaa. E allora. U uh uhuuu. Vamos a bailar.

Rit.: Sballa strippa salta su (su su su) spaghetti funk la kru nel funky rendez-vous e la storia che rinasce
ogni volta più spessa evoluzione continua, ma la radice è la stessa, sballa strippa salta su (su su su)
spaghetti funk la kru nel funky rendez-vous e la storia che rinasce ogni volta più spessa evoluzione
continua, ma la radice è la stessa;

Io sono il frutto di una strana mutazione che sconvolge a ritmo la composizione di ogni mio gene.
Sopra la cassa passa ogni pulsazione, sul campione si edifica il mio DNA mattone per mattone, affina
la mia tecnica sparando la mia anima attraverso merda e poesia, è questione di bioritmica a rendermi
diverso immerso nella disciplina che ho studiato, imparato e adesso fatto mia, sono tornato, rinato,
uguale e cambiato, angelo beato e demonio reincarnato, artista arrivato e buffone alcolizzato, bagnato
di un successo meritato, rubato in quanto fortunato, riuscito fallito, la folla mi resuscita come in un antico
rito, TIPA, mò molla il colpo perché il funk t’abbozzo è tornato in città ci sta il mio barba DJ Jed-funky
nano sul fay, J.Ax sul might spaghetti funky nel fight e la spaghetti funk con il pas pec stage e c’è che
c’è la voglia e c’è che c’è la storia e c’è che, che che se nevica sono giorni di fuoco e non solo di
gloria, io rappresento per l’infame quello che per un computer rappresenta un virus, il microfono
rappresenta per me quello che la coperta rappresenta per Linus, il risultato rappresenta ciò che per un
mago rappresenta un ocus focus, e tutto è ben studiato e ben documentato come un articolo su focus,
quindi passa a me, diffida dalle imitazioni, le ali sulle scene e mani strette sui coglioni, dove trovi i
campioni sukeroni infamoni, io so solo che un purosangue non fa gare coi pony, senza rivali in quanto
non è una sfida, ma è la vita che decide quanto vali e come peli c’ho più stili che Jack vinili, che
Ferrara chili, che una ragnatela fili, che un treno sedili, che un burrito chily e adesso passo da uno stile
spesso ad uno ancor più grasso quindi non m’abbasso a fare gare con M.C. sottili, Articolo 31 ancora
domina il party a caccia del mio tempo prima che sia troppo tardi, con le mani per aria aiuta questa
mia storia e il mio concetto di festa è una distanza che s’accorcia. Sballa, strippa, salta su spaghetti
funk la kru nel funky rendez-vous, stimolante per lei tipo HATU e l’M.C. pollo cuoce sopra il funky
barbecue, e questo funky è tranqi quando è tranqi il sottoscritto, zitto o lo faccio così peso che ti ci
schiaccio sotto, se scatta il bit del funk t’abbozzo non c’è cazzo che tenga questo andazzo tira in
mezzo, se il mio DJ sopra il piatto, sta faccenda lascia che ti prenda e che ci prenda a vicenda, lascia
che qualcuno s’offenda e che qualcuno lo ritenga una leggenda, ma spaghetti funk a palla vai bella
shakera il culetto tipa, ora di nuovo in vita;

Rit.

Qui non è questione di incontrare il gusto delle masse, ormai non è tanto questione di stile, ma è
questione di classe, è essere diverso da ogni produzione che si fa nella penisola italica, diverso nella
musica, originalità prima qualità regola per essere evidente contemporaneamente in due realtà, senti
qua un italiano per quanto in tecnica capace di tradurre la capacità dello statunitense rapper sarà
sempre un blues contro un poker, chi se ne frega si essere Zucchero se c’è Jajjo Cocker, DJ Jad
attacca il cavo, manda il ritmo di gusto lo schiavo, scatta il funk pure se il senso è Lady Patty Bravo,
rispettando le radici mischi i frutti di una nuova botanica la chiamo spaghetti funk t’assicuro è roba
inedita, per il 98 risorto mi davano per morto, ma il film che ti porto è un altro colossal del Festival
formato in corto, nessuna scorciatoia anzi creare quello che non c’è mai stato è come rendere
credibile l’incredibile, dimostrare realizzabile l’utopia, via dalla mia corsia, sono in sorpasso perenne,
alza le antenne, arrivo al 4° disco con più notizie della C.N.N., con la strofa che spacca la base che
spacca qualsiasi bla-bla prende il volo, se stai con noi se ti va, se non ti va schippa e vaffanculo;

Rit.

Rit.

Ma, io questa musica proprio non la capisco. Ai miei tempi si che si ballava, quando la città era in
mano ai ragazzi del King Mauri . Ehe. Era feste tutte le sere e quanto ci piacevano a noi ragazze quei
mascalzoni. Eh, erano grandi tempi, anche se un po’ pericolosi. C’era Johnny Cannuccia, Jack Shorty
e tutte le sere al loro night suonavano lo spaghetti funk. Mhmm, che tempi


La Fidanzata

O mamma, mi ci vuol la fidanzata, perchè io devo mettere la testa a posto. O mamma, mi ci vuol la fidanzata, una che mi faccia vivere nel modo giusto e non così.
Sono in preda a una psicosi, rischio una nevrosi. Mami, non posso continuare questo andazzo da fuky gigolò, ogni giorno sul mio palco recitare lo stesso show di pupe a gogò, cristallo e Pinot, dolce vita, però spesso in stile Peppino e Totò. Le mie ex dicono che sono un bastardo bugiardo, ma io gioco d'azzardo la mia vita è un casinò. Ogni sera nel night di King Mauri, con i ragazzi della banda, cospirando manco si trattasse di una rapa in banca, per cacciar la tipa da portare in branda, seppur la compagnia di pupe non ci manca, trattasi di avventuriere straniere, amori che si rivelano chimere, le puoi vedere sparire alla luce del mattino come un sogno. Adesso basta, ora so di chi ho bisogno.
O mamma, mi ci vuol la fidanzata, perchè io devo mettere la testa a posto. O mamma, mi ci vuol la fidanzata, una che mi faccia vivere nel modo giusto. O mamma, mi ci vuol la fidanzata, prima o poi io devo metterla 'sta testa a posto. O mamma, mi ci vuol la fidanzata. Magari una che mi contraddica qualsiasi cosa dica, che non mi faccia uscire con gli amici e poi mi porti al cinema io, lei e una sua amica. Che mi ripeta che sono disordinato, che mi chieda se ho bevuto, che quando sono affamato sia a dieta, che non mi creda se sono sincero e se mente lei pretende che me la beva. Che mi telefona mentre sto lavorando, e se le dico che al momento sono occupato: " Ti richiamo", quando la chiamo dice che non l'amo e fa l'offesa. Che abbia la pretesa che ogni giorno io le faccia una sorpresa. Si, mi ci vuole un pò di disciplina che mi obblighi a svegliarmi presto la mattina, che mi faccia stare un'ora a esaminare una vetrina, che quando danno un filmone in TV inviti gente a cena, che mi svegli per chiedermi se sto dormendo, che tenti di cambiarmi e poi mi accusi di stare cambiando. 
O mamma, mi ci vuol la fidanzata, perchè io devo mettere la testa a posto. O mamma, mi ci vuol la fidanzata, una che mi faccia vivere nel modo giusto. O mamma, mi ci vuol la fidanzata, perchè io devo mettere la testa a posto. O mamma, mi ci vuol la fidanzata, una che mi faccia vivere nel modo giusto. Ma in fondo la mia vita non è poi malaccio, con i casini che faccio, i guai in cui mi caccio. So che non è serio cambiare ogni sera, ma preferisco un'overdose di libertà che una dose di galera. Cattivo coi nemici e con le bimbe un agnellino, ho più pupe io del gangster di Chicago; perfino al bar del Giambellino dicevan che ero un mago, mi chiamavan drago ma aspetta che ti spiego, forse la fidanzata non mi serve come prima ti dicevo. Continuerò a fare zig-zag fra soubrette e vedette e tete a tete con ballerine di tip-tap, ad essere infantile, ma con stile, fidanzare me è un'ingiustizia per la popolazione femminile, quindi una alla volta, avanti c'è posto, questo è il modo che mi da più gusto, quindi è quello giusto.
O mamma, mi ci vuol la fidanzata, così le faccio mettere la testa a posto. O mamma, mi ci vuol la fidanzata, perchè sto già vivendo in un modo giusto. O mamma, mi ci vuol la fidanzata, nessuno mi fa mettere la testa a posto. O mamma, mi ci vuol la fidanzata, perchè per uno come me questo è il modo giusto.
E shakera, sono Johnny Cannuccia, J.Ax, e Jack Shorty, Dj Jad, Articolo 31, dal 1940 al 1998 con lo Spaghetti Funk a palla, vai bella. Per i nostri bulli e per le nostre pupe, shakera.

 

Buon sangue non mente (con Grido)

Articolo 31 1998, ancora nel funk raduno insieme a Grido per la dinastia che prende oggi continua
verso la linea del funk spaghettico. Umberto Zappa dall’altra parte schiaccia REC, DJ Jad sopra il
piatto, come al solito, figli di mamma in prestazione per una stiloseria che adesso parte dal cognome,
u uh uhuuu;

Rit.: Figli di mamma, buon sangue non mente, si sente, quando il gene funk è attivo dentro i cromosomi,
contemporaneamente simile e differente, la mia famiglia regnerà per generazioni, figli di mamma, buon
sangue non mente, si sente, quando il gene funk è attivo dentro i cromosomi, contemporaneamente
simile e differente, la mia famiglia regnerà per generazioni;

Adesso leggi l’etichetta di ‘sto vino DOC se l’hip-hop che ho dentro le vene fosse orrore sarei
Hitchcook , preparati allo shock che volendo ora ti do in questo funk office-shop con l’altro super Mario
Bros. Buon sangue non mente se il gusto rende si sente chi se ne intende comprende che con gli
insegnamenti di un vincente non cresce il perdente, specialmente per i discendenti di una stirpe che è
baciata raramente dalla fortuna, guidati dalla natura, la stessa cultura e ad una sola meta futura,
coprendosi la schiena per ogni problema, condividendo ogni scena di due vite sotto un solo
emblema, che adesso è dentro me in un flusso scorre dentro me da quando indosso il metallo di un
cavaliere senza re. Tutto questo dello stesso sangue ci ha fornito ed il concetto espresso è che il buon
sangue non ha mai mentito;

Rit.

Articolo 31 il gruppo, Spaghetti Funk la lobby, J.Ax solitamente solo come Bobby ora con l’altro
capostipite della dinastia Aleotti, con più rime in petto che silicone la Parietti, il mio cognome sta bene
con l’aggettivo suker come la Laurito coi vestiti stretti, mangia spaghetti, amati e cercati come il
Barbiere di Siviglia, seguendo il codice prima di tutto la famiglia. Fratelli con invenzioni rivoluzionarie
tipo i Lumiere, suoniamo in coppia nel cavo del microfono come Volt e Ampere family Ampere,
innovativi nel software, prestanti nell’hardware, super Mario brothers. Buon sangue non mente quando
musicalmente si sente, quando evidente esteticamente, quando il risultato è contemporaneamente
simile e differente, quindi è normale che l’abilità congenita nella struttura genetica di Luca e Ale, dentro
la ritmica intreccio il nuovo cordone ombelicale che si rinforza, che si allunga, che nessuno taglia. A
pari passo con l’evolversi dello stile che ormai è il nostro sigillo di famiglia;

Rit.

Fratelli gemelli si, il legame inseparabile, fratelli insieme a quelli del, e anche all’anagrafe, con un
nesso tra poesia e parafrasi, ti porto in sintesi tutta una vita puntata la sola meta dell’evolversi, ma nel
cuore col 31 il cavaliere Nessuno con tanto arrosto e poco fumo in questo funk raduno, shhhh, stesso
sangue, stessa vocazione, stessa vita anomala, il buon sangue non mente non c’è eccezione a
questa regola. Mami porta il cibo a tavola di fisso si banchetta ora che la strofa mia paga la bolletta,
lascio in eredità uno stile che ti da la scimmia, sta muto e fa la mummia tipo Tutankamen, sacerdote
del funk, amen, famiglia di sceicchi non per il petrolio perlopiù per l’harem. Azioni in coppia, scarta il
babbo, punta d’asso, scacco matto, palla in rete all’avversario, detto fatto. Quando volevi fermarmi era
già difficile, mò il fratellino è cresciuto e ora ti è impossibile;

Rit.

Beh allora, dinastia, per generazioni, S.F., ciao bellissima.

 

Non so cos'è

I rumori di questa città oggi si fanno musica, la normalità a volte in una sfumatura magica e certamente era sempre davanti alla mia faccia, solamente prima era trasparente ora è consistente, ma non so che consiste, la mia esperienza non lo definisce, la mia mente non ci riesce e inconfudabilmente esiste, altro non m'interessa, ora che un cavaliere senza re ha in bocca il sapore di una principessa e non è roba di passioni e amore, è una pallina da ping-pong, e cuore e testa sono i giocatori. Pensiero senza guida e senza forma, lo lascio libero di andare ed è per questo ritorna.
E non so cos'è, so che è volato dappertutto come i tuoi vestiti ieri sera prima di buttarsi a letto, eppure era quello il loro giusto ordine, piacevolmente perdersi in un turbine, che sia l'inizio oppure il termine. La mia sorpresa nel tuo sguardo in quell'invito, da una manciata d'ore è nato un pezzo d'infinito. L'estensione del tempo è relativa, señorita, è stata roba di una sera, per una falena un amore di un'intera vita, alta come le frequenze del mio twiter. Tu starai in quel cubo con il tubo ed io in questo cono con il wufer. Vivrò amore nomade perchè ho un cuore zingaro, in un libro con un nuovo capitolo, in bilico fra pericolo e miracolo.
Non è un bluff se sto puntando forte 'sto poker con la sorte, oggi c'ho buone carte. Ogni sbattimento è sinonimo di vitalità, felicità, chissà sarà un caso, come la tua bellezza che è sinonimo di arte, la testa a parte, un viaggio bello stavolta, a briglia sciolta. Sono storto io o è la città che si è capovolta? Il mondo è una conchiglia, ascolta che pace, produce l'eco della tua voce e non so perchè nè cos'è ma mi piace.

 

Davanti alla Tv

Rit. - Ho avuto un déjà vue d’avanti alla tv, il normale palinsesto non girava più ho rivisto quei maestri di virtù, che adoravo in gioventù, ho avuto un déjà vue. -

Facevo il solito zapping tra le private e la Rai quando anno detto l’Inter ha comprato Scico Tamai ho visto Cusciai lo presentava Sanpei  il togano americano punito da punta di Piter Rei poi ho visto Lamù in uno spot di prevenzionedel virus HIV c’erano lei, Creamy l’angelo tra i fiori Lulu protagonista maschile Luky lu  lo spot trattava l’argomento senza tabù, ho visto Grisù diventare pompiere spiegare che se ti sbatti puoi fare ciò che ti pare puoi strare tra realtà e fantasia e anche un Calimero può diventare il Learer della fattoria.

Rit. - Ho avuto un déjà vue d’avanti alla tv, il normale palinsesto non girava più ho rivisto quei maestri di virtù, che adoravo in gioventù, ho avuto un déjà vue. -

Su Mtv c’erano i Cicman che facevano un live, ho il video di Puff Daddy insieme a Licia e i  Behive ridisegnavano il mondo i pastelli biselli e acidi o extasy le uniche pillole bon bon di Hilli Bengy e Holly, ha San Siro al forum derbi di pallavolo tra Mimi e  Mila e Sciro, Dok Ciak Castoro che fa una diga sul Po per dar fastidio alla Lega, tipo speedy Gonzales Arriba, Arriba, Arriba-Arriba lancia il componente tutti uniti si fa il cik che fa fuori fuori il razzista Mostra Niva ….e

Rit. - Ho avuto un déjà vue d’avanti alla tv, il normale palinsesto non girava più ho rivisto quei maestri di virtù, che adoravo in gioventù, ho avuto un déjà vue.

Lupin assieme a Gighe e Ghemon tirava fuori cibo dalla tasca di Doraemon e Remì che il mondo già se l’era già girato volo con Mazzinga portandolo a chi era affamato poi dopo girato poco dopo vinceva il moto mondiale, George  re della foresta e un programma sul degrado anbientale  quando lo spettacolo arrivo al clù lo schermo diventò blu e de finito il déjà vue e da allora quando vedo la televisione vado in depressione ma si fa qualcosa maledizione fa na magia come me a farti venire un’idea a tirarmi fuori da sto schermo che mi sento in trincea chiama Ceamy, Giobì, Lady Oscar, Peri, Conariù, tornato in Tv voglio il déjà vue.

Rit. - Ho avuto un déjà vue d’avanti alla tv, il normale palinsesto non girava più ho rivisto quei maestri di virtù, che adoravo in gioventù, ho avuto un déjà vue.

Rit. - Ho avuto un déjà vue d’avanti alla tv, il normale palinsesto non girava più ho rivisto quei maestri di virtù, che adoravo in gioventù, ho avuto un déjà vue.

Ho avuto un déjà vue d’avanti alla tv, Ho avuto un déjà vue d’avanti alla tv, Ho avuto déjà vue vu d’avanti alla tv, il normale palinsesto non girava più ho rivisto quei maestri di virtù, che adoravo in gioventù, ho avuto un déjà vue, déjà vue,   Ho avuto déjà vue vu d’avanti alla tv, Ho avuto un déjà vue d’avanti alla tv, 

Déjà vue!

 

Nessuno

Piacere io sono Nessuno nei miei giorni pesi tu non mi vedevi. Non ero nella lista degli attesi. Vengo da una generazione di disillusi. Dal video lesi educati ad essere ambiziosi e poi scaricati a terra tipo pesi, di zavorra da una mongolfiera, ma ora è la mia era, uscito dall'anonimato con la sensazione di un evaso da galera. Una prigione di ignoranza a cui un tribunale occulto mi diede l'ergastolo, ma io riscrissi il mio capitolo. Edora mi conosci. J.Ax, quello degli Articolo.
Io sono Nessuno e rappresento tutti quei Nessuno che mi stanno intorno. Persi in una routine uguale giorno dopo giorno. Sconvolti sul limite estremo. Per tutti i Polifemo, che primo o poi ti accecheremo.
Tu giornalista, che ora mi insegui per lo scoop, ti ricordi ? Quando venni da te a parlarti, eri occupato troppo dal tuo pop. Trovasti solo il modo di screditarmi senza nemmeno prima ascoltarmi e tu musicista, che ora copi il mio sound. Quando prima dicevi che l'hip-hop non era musica. Adesso sembri un imitatore povero clown un pugile che sul mio ring va giù al primo secondo del primo round, mi fa venire il down. Il ricordo di zero possibilità offerte dopo il mio diploma. Vedevo gente fare strada grazie ad un amaro e un bagnoschiuma. Sono solo fatti miei. Ma io sono la prova che non ho fatto strada grazie alla mia faccia, tipo Raoul Bova. Vedevo attori prendere premi, grazie ai cognomi, attrici e vallette presentarci andare avanti a pompini. Io col cognome contadino e zero attitudine al pompino timbravo il cartellino e quale oro, aveva la merda in bocca il mio mattino e adesso che persino ho girato le strade di New York in limo. Chiedimi chi sono e ti risponderò: Nessuno.
Io sono Nessuno e rappresento tutti quei Nessuno che mi stanno intorno. Persi in una routine uguale giorno dopo giorno. Sconvolti sul limite estremo. Per tutti i Polifemo, che primo o poi ti accecheremo.
Mi hanno cresciuto riempiendomi le orecchie di cazzate. Il professore, il televisore, il politico, il prete. Uno per uno tutti a fare in culo, angeli bugiardi, esempi di virtù di 'sta gran fava, ultimi dei servi. Il professore mi diceva di studiare il televisore di comprare il politico di votare il prete di pregare, io ho studiato votato ho persino pregato, non ho potuto comprare e alla fine ho visto premiato solo chi ha comprato. Fanculo. Mi sono fatto una strada solo perchè l'alternativa era girare, fatto per strada,  e comunque, resto sempre fuori dall'ambiente, preferisco la mia gente, dello Star System sono il latitante, sono stato maltrattato e tra le conseguenze, c'è che ho il rancore, con un danno permanente, che costantemente, cresce anche, quando leggo sui giornali le dichiarazioni, di critici o cabarettisti musicisti che ci danno dei minchioni, il fatto è che sono politicamente non corretto, fuori dal giro di San Remo ma anche dall'ambiente alternativo antipatico ed entrambe le parti con conseguente effetto, anti divo, il danno che mi fanno è nullo, mi considero un reietto, da quando sono vivo, ora voglio divertirmi, fratelli continuate ad amarmi, bastardi continuate ad odiarmi, guardatemi mangiarmi tutto il cibo che non volevate darmi. Nessuno ero Nessuno sono quindi se ti chiedono chi è stato risponderai Nessuno ed io sarò salvato.
Io sono Nessuno e rappresento tutti quei Nessuno che mi stanno intorno. Persi in una routine uguale giorno dopo giorno. Sconvolti sul limite estremo. Per tutti i Polifemo, che primo o poi ti accecheremo.
Tutti gli occhi addosso a Nessuno. Ognuno si sente il diritto di dirci chi siamo, che facciamo, quando e come sbagliamo. Tante voci che mi sembra di uscire pazzo. Volete che mi tolga di qui? 'Sto cazzo. Tutti quelli che sentirai sputarci merda addosso è prechè vorrebbero il nostro posto e se non ho risposto è prechè piuttosto preferisco studiare per andare più in alto e su questa tesi interagisco tra le rime e il disco tra il vero e il falso tra una carezza e un calcio tra una bestemmia e un salmo tra la strada e il palco e al televisore toccherà comprarmi il professore dovrà studiarmi il politico dovrà temermi prete la mia generazione non è da oratorio per la religone non ci serve intermediario puoi dimenticarmi scattano gli allarmi perchè sarò la voce di tutti quei Nessuno che voce non hanno. Cambierò la parte ad ogni ruolo che mi assegneranno, non m'inquadreranno e tanto meno capiranno, e se mi fermeranno, frega un cazzo tanto l'ho già fatto il danno. 600.000 persone mò c'hanno in casa le prove che qualsiasi Nessuno può accecare il suo ciclope.
Io sono Nessuno e rappresento tutti quei Nessuno che mi stanno intorno. Persi in una routine uguale giorno dopo giorno. Sconvolti sul limite estremo. Per tutti i Polifemo, che primo o poi ti accecheremo.

 

Per Sabino

Quando venne il tempo di combattere per la sua tribù l’uomo diede la propria vita per salvare quella
degli amici più cari. Benché non morì in battaglia il guerriero curò le sue ferite nella foresta, ma
stremato e straziato aspettò l’aquila di fuoco che portò via la sua anima. Quando il suo cammino
giunse alla linea curva d’orizzonte il guerriero non scomparve, ma partì alla conquista di un nuovo
regno. Fu sempre l’ultimo a cadere, a noi resta il rimpianto di un abbraccio e il ricordo di un eroe;

Dedicato a un padre Sabino, a Sasso, Joseph Califfo, Gigi Biancini, zio Leonardo, nonno Vito e a tutti i
fratelli che hanno oltrepassato la linea, alla J.Ascia, DJ Jad e a tutta la S.F. sempre con noi dall’altra
parte della strada

 

Dall’altra parte della strada

Rit.: Si, sei ancora qui che ci guardi dall’altra parte della strada. Guardaci perché non ti sentiamo a te
da qui da questa parte della strada.

Generalmente una ragione per disperarsi, quando fare un sorriso sembra un po’ truccarsi, guardarsi in
quella foto, poi abbandonarsi sedersi, mandare indietro il nastro e rivedersi, ritrovarsi insieme nei
ricordi e poi riaversi sentirsi persi, pensare un po’ al da farsi, realizzare che un fratello non è più con
noi, nascono domande a cui nessuno può rispondere mai, non ti vedo, ma ci sei e come se ci stai
guardando e ovunque tu sia sono sicuro che la stai sciallando, intanto qui la storia sembra ferma, ma
procede, ci siamo messi al dito una strana fede che nessuno lede c’è chi ci crede, chi si chiede se un
giorno tutti si starà su un attico o su un marciapiede. Ci raccontiamo la storia di un re senza eredi che
per la gente tua non sarà mai leggenda sei la speranza te vivi nei ricordi, il ricordo di te sarà la tua
presenza!

Rit.

Sento il tuo sguardo su di noi che ci protegge e giudica, a volte a mente lucida sento la tua voce dentro
certa musica con il tuo esempio in testa in questa città che mi snerva che vuole che mi perda tu l’avevi
fatta tua serva. Tutti i fratelli che hanno oltrepassato la linea ora ti stanno accanto, la nostra strada
continua fino al punto d’incontro, oltre la soglia del vivere dove la preghiera non serve saremo ancora
insieme a ridere, dove la parola chiave è condividere, ma come e quando non saremo noi a decidere,
intanto qui si balla e a volte è bello e sciallo a volte stare a tempo è un macello allora mi ribello e
martello impegnandomi al massimo finché mi riesce, come mi insegnavi dalle rime si nasce, bella
SAB;

Rit.

E ci vedremo di là, so che un di là ci sarà, e so che di fisso si starà meglio che qua, non me l’ha detto il
prete, che mi guardo attorno ci deve essere un paradiso per chi vive un inferno la giorno, se non è così
ditemi il senso di ‘sto viaggio meteore di passaggio, no, la risposta sta nel ricordo del tuo abbraccio,
la certezza che rivedrò il mio amico, un istinto antico mi fa sentire la tua mano guidarmi quando sono
smarrito, aiutarmi a trovare le armi per ogni nuovo nemico, invito a indicarmi chi mi ama ogni giorno in
cui mi sento tradito, ci sarà il castigo per i codardi che ci han portato via un guerriero e sarò severo,
zero leggero quando t’alzerai dal trono dipinto su quel muro e giuro che quando arriverà quel giorno
l’aquila volerà in testa per il tuo ritorno avrai i tuoi fratelli pronti intorno quando sguainerai la spada e
saremo anche noi dall’altra parte della strada;

Rit.

Rit.

 

Venerdì
Cinque giorni che mi sbatto, di stress, di fatica, grazie al cielo è venerdì per due giorni mò è finita, stasera si va in vita, sei di pomeriggio e sembra che c'è il sole, aria primaverile anche Febbraio il venerdì a quest'ora rassomiglia ad Aprile equivale a magliettine minigonne che stile! Suono il piatto se mi piace una vai bella splendi come una stella, stasera caccia grossa con i miei soma, tutti a casa mia prima di cena overdose di doccia schiuma con gli ordio obbligatori rigorosa indisciplina poi che si combina che tipo di cucina, vada per il messicano questa stasera voglio essere piccante sotto ogni frangente liberare la mente non pensare a niente capiti quel che capiti, problemi ci vediamo lunedì, stasera torno adolescente.
È venerdì, porta via lo stress di questa settimana, finalmente è venerdì, dimentica i problemi stasera non li tieni, siamo schegge di energia per la città, siamo il riflesso del colore che ti abbaglierà, e la musica che ci ha portato fino a qui, ti fa sembrare che ogni giorno sia un pò venerdì.
Tengo l'autoradio così alta che mi scoppia l'abitacolo, è la serata giusta per essere scapolo e frivolo, c'ho qualche minuto per l'aperitivo, la barista oltre al Campari mi fa su un sorriso quasi mi innamoro ma cosa c'hanno tutti il venerdì epidemia di buon umore stasera zero TG solo ci si butta fuori tipo carnevale a Rio portate voi la voglia che ad animare il party poi ci penso io vai bello sono il portatore del bordello il fautore del macello il venerdì mi riesce meglio datemi un microfono e lo squaglio con funk a palla che si incolla come la vernice sopra i muri non molla tira di bella trasforma questa folla in una massa di canguri sono la pallina nel flipper il funky goleador dopo tanti sbattimenti guarda quanti punti dentro il mio top score, è venerdì oggi si raccoglie zero semina J. AX in regia spaghetti funk illumina tipa scechera.
Missione al bancone un giro di birra per tutti Becks vado Corona è così che lo champagne lo si lascia agli huppy il venerdì che mi cancella il tran tran dopo cinque giorni che faccio il bravo tipo Richard Cunningam stasera schiocco dita come Arthur Fonzarelli, faccio giochi di prestigio come Tony Binarelli, mi sento fortunato manco si stato baciato dalla Dea bendata Nancy Brilli, tentano di inquadrarmi tutti i giorni, stasera ti consiglio di sfogarti tanto domani dormi, mischia ogni essenza di quest'atmosfera beviti la vita in una sorsata intera siamo schegge di energia spruzziamo la città di stiloseria stasera siamo il colore che si impone sul grigiore si spera che la musica che ci ha portato fino a qui porterà dentro ogni giorno un pò di venerdì.

 

Vai Bello

Vai belloVai bello perché la folla strippa se tiriamo su un bordello se facciamo noi macello vai bello tornate a casa non ci sarà polemica o risposta ma spaghetti funk e basta! Dj enzo della spaghetti funk s'introduce con il vai bello SF è la mia cru stile e faccio quel cazzo che voglio e stai composto al tuo posto perché nessuno vuole il tuo cazzo di spazio per 15 anni mi sono fatto il culo nell'hip hop e nessuno mi ha mai regalato un cazzo quindi porta rispetto perché quello che smazzo lo pesco dal mio cazzo di pozzo dimensione massiccia vero hip hop vai bello mi ripeto e non rompermi più il cazzo.
Vai bello se coi fratelli miei tiri su il bordello in pista tanto macello quando creo scompiglio unite le province con più oltello tra le famiglie con tanto d'anello premio numero uno sul più alto piedistallo per me sballa la bella per la quale bollo se non ti gusta scolla vai bello ciao bello e non ho paura delle tue minacce suonano alle mie orecchie come immagino le loro facce di quei bambini gelosi che dietro le mie spalle mi fanno linguacce gli da fastidio come un lavandino che imperterrito continua a pereder gocce.
Sono convinto che a questo mondo in ogni posto c'è sempre chi vuol star con te chi dalla parte opposta e mentre chi è con te si applica per comprenderti e ti gratifica la parte scettica t'intossica con un mare di critica per stenderti al tappeto fammi tanto di cappello bello perché ho capito come scordarti subito è automatico puoi chiederlo alla tua donna che corre dai noi se vai via un attimo. Puoi assillarci però riesci a farci solo divertire con giudizi che entran nella testa già pronti ad uscire puoi contraddire quanto vuoi me o un mio fratello a noi per ricambiarti basta dirti vai bello perché la folla strippa se tiriamo su un bordello se facciamo noi macello se non ti va vai bello tornate a casa non ci sarà polemica o risposta ma spaghetti funk e basta vai bello perché la folla strippa se tiriamo su un bordello se facciamo noi macello se non ti va vai bello tornate a casa non ci sarà polemica o risposta ma spaghetti funk e basta.
Il mio hip è zero pop ma strettamnte hop mica trip tipo Triki cerco meglio rinok sono la versione tamarra di miky c'è più stile in questa cru che a milano smog, il nostro show ha vsto più città che mostri Dylan Dog. Io sono il fondatore maledetto più di james dean gioventù bruciata ma se sono in serata più comico di Mister Bean partito dalla fanzine ora in magazine presto star dei film raduno il funky dream team e simsalabim tipo Silvan il mago campiono pure la mazurka e ne esce il giusto suono se non ti va vai bello non tengo tempo ne tengo neanche punto di riferimento per la penisola Silicia e Sardegna le signorite in spagna le... in germania maestro di cerimonia in mega play
I can fly come mj dall'hifi funky she sheker è più che super super sriper completo il poker questo è l'impasto così su un foglio verso inchiostro che a te soffia come vento fresko quarto in scaletta sette in condotta entro in combutta per tipe in lista ecco il sex symbol vero jungle hip hop anche nel jingle tengo messa fissa in testa SF basso in pista spacca dalla cricca questo è l' MC con la canotta in pole position nella jame session se non ti va vai bello perché la folla strippa se tiriamo su un bordello se facciamo noi macello se non ti va vai bello tornate a casa non ci sarà polemica o risposta ma spaghetti funk e basta!!!

Aria

Sei la visione che mi circonda come l'aria che respiro e non c'è spot sul mio foglio bianco resta la mia biro rinchiusa in una gabbia di paura non vuole che le mie parole inquinino quest'aria pura, sono in preda a questa antica magia, strana alchimia, nuova mania di cercare dentro il tuo ricordo qualche profezia, in balia di una marea, la verità sotto un vento di bugie, e tu sorridi in mezzo a tutto questo, tu che sei l'aria fredda la mattina presto mentre mi vesto, riempimi la bocca con il primo sbadiglio sei il sogno che comincia nel momento in cui mi sveglio, lasciati respirare aria d'altitudine quella che dà origine a vertigine ed inquietudine e mentre osservo il vento muovere le nuvole dipingo in cielo la tua immagine e scopro che per me sei aria.
Ed adesso barman riempimi il bicchiere metti qualcosa di tranquillo poi vieni qui a parlare, tanto già lo so che hai già capito che mi è capitato, il tuo bancone ne ha sorrette di persone messe in questo stato, parlami degli amori che hai passato io ti parlerò del mio che è appena nato. Ti parlerò di lei, dirò cose che fra un'ora non ripeterei, che a lei non direi mai. Ok, ora metti che ha queste frecce veramente questo Cupido che le tira, ecco ha sbagliato mira, ha colpito me e lei no, lei questa notte dorme con qualcuno che non so e io non dormirò, succede o almeno dicono, in un film lo troverebbero poetico romantico una cotta a senso unico, io mi vedo comico e rido di emozioni senza traettoria guardando lei dispedersi nell'aria.
Ora veniamo a noi signora che mi giri in testa, che ieri sera sei uscita col mio cuore in tasca labbra rosse di rubino il mio ricordo mentre bevo vino il mio compagno di San Valentino. Sei la regina di un ignaro re fra gli uomini, mia privata fantasia lascia che ti esamini, occuperei la lingua mia in approfondite indagini, impartirei il tuo corpo che nemmeno immagini, ma l'aria è di tutti e di nessuno, possa respirarla e sporcarla con del fumo e ti respiro anche quando tiro dalla mia Marlboro soffiando gioco a fare anelli con i tuoi capelli d'oro, dura messo male da paura barman dammi tu la cura stasera sono fuori gara, brindiamo alla memoria di una storia senza gloria una febbre d'amore necessaria come aria.

Come uno su mille

Sono nato in un ospedale normale in una maniera comune nella vetrina ero uguale alla miniatura di un clone la fotocopia della copia di un milione frutto di un amore anonimo tra due anonime persone. Immagino il dottore che mi indica ai parenti e i commenti complimenti tanto amorevoli quanto ipocriti perché ero uno come tanti cioè nessuno in particolare a forza preso e messo a giocare a una partita a questo gioco virtuale che ha nome vita dove sei originale o cover e non c'hai un altro gettone quando appare game over, è finita devi esser 1 o uno qualsiasi degli altri 999 ti mandano sul palco senza fare prove. A scuola c'era il bullo il bello il leader il primo della classe il somaro il dramma delle prime sfide il vincitore prendeva tutto come la sua carta e io mi accontentavo di starmene da parte in forse a vedere se c'avevo qualche qualità che capivo già che uno su mille ce la fa ma come è dura la salita in gioco c'è la vita vita vita uno su mille ce la fa uno su mille...
C'è chi preferisce barare o bleffare in salita attaccarsi al primo e farsi trascinare come il treno alla locomotiva chi non affronta chi si arrende al secondo problema che incontra chi pretende di mangiare solo se la pappa è pronta ma io ho visto mio padre invecchiare in uno straordinario mia madre piangere davanti ad un resoconto bancario e questo è il vocabolario che fu il mio sussidiario prima parola salario voce sbarcare il lunario quando era un lusso fare il razionario avevo il patema dell'impiegato che deve timbrare in orario nessuno mi ascoltava se parlavo quindi ho iniziato a stare zitto quello che pensavo lo mettevo scritto pensieri frustrazioni speranze illusioni ho ancora pieni i diari di risentimenti e sentimenti vari biografia di un destino poco chiaro di gratifiche avaro di un quotidiano costa caro contrapposto al denaro paninaro relegato per anni al ruolo panchinaro un giorno sentii lo sparo partii di corsa trasudando tipo lupo mannaro non so se per vendetta o per riscatto ma il fatto è che qua sotto spacco o vengo rotto e dalle stalle alle stelle la prima cosa che scrissi e come uno su mille mantenne quello che dissi.
Uno su mille ce la fa ma come è dura la salita in gioco c'è la vita vita vita uno su mille ce la fa uno su mille... Guardo dalla finestra com'è cambiata la visuale le luci di Milano hanno sostituito il campanile una compilation di clacson forma la suond brack con le sirene sostituendo le grida dei bambini e le campane i pomeriggi sono le mie mattine scaldo un po' di pane surgelato butto giù col nutellame incorporato la testa tiene bene oggi zero postumi presupposti ottimi per gli attimi futuri prossimi so da dove vengo le storie a cui appartengo che sto dicendo come lo sto facendo dove sto andando chi rappresento e una cifra di gente ora mi sta ascoltando, io sono nessuno ma la storia mia può essere d'esempio la mia storia dice di buttare giù la porta se la trovi chiusa che dire non è giusto a volte è una scusa e non c'entra chi ti dice cosa è una questione di quanto hai palle di quanto larghe c'hai le spalle guarda dentro di te forse ti scoprirai uno su mille.
Uno su mille ce la fa ma come è dura la salita in gioco c'è la vita vita vita uno su mille ce la fa uno su mille...

 

Non c’è sveglia (con Thema e Space One)

Rit.: Voglio stare così, non c’è sveglia che mi porti via da qui, dal cielo dei sogni dove sto volando se
vuoi puoi raggiungermi.

Chiudo gli occhi vivo dentro un viaggio mi ritrovo per tipe intorno a me divengo un sogno erotico,
essendo incredulo escogito corteggiamenti intimi senza poter sembrare frivolo, quindi m’incarico del
mio sabotage!

Invito delle tipe nella garsoniere sul mio sidercar decollo, concedimi ‘sto ballo perché finché non sarai
mia con me non sarò tranquillo, fammi uno squillo chiamami, se sto sognando svegliami, se sono
sveglio sognami, adesso spogliati, della tua lingerie ne faccio un puzzle tarro colpi di grease sfiorando
la tua pelle t’irrito un sorriso. Siamo io e te nuove star del cinema, forse di tutto questo resterà una notte
magica quindi viviamola fino alla fine, ma adesso aprendo gli occhi la tua immagine scompare;

Rit.

Morfeo portami nel mondo dei sogni, facendo numeri acrobatici con le metriche come gli uomini
incredibili dei circhi, togli la ragione e la mente spegni sogno di avere in banca in bianco regolare mille
assegni, dormo pensando a fare cose inimmaginabili con le finups mensili dentro i bagni, sogno di
tessere con le rime ragnatele come i ragni, sbollettare i taccagni, preoccuparmi a tempo pieno dei
miei guadagni, conquistare più cuori che terre Carlo Magno, nel pericolo soccorrere celere un mio
compagno, sogno di avere il mercato discografico in pugno, trovare il tesoro più ambito dentro uno
scrigno, temuto da M.C. gracili come un per mingherlino Louis Ferrigno, saggio come per Chiasciani il
cigno, Space One sogna di premere l’ok per l’innesco dell’ordigno, ideare il giusto congegno per
entrare nel tuo sogno e lasciare come Zorro il segno;

Rit.

Sogno di essere una grande rap star in Italia, di avere tutti i miei amici intorno come una famiglia, il mio
nome è conosciuto in tutta la nazione, una canzone in rotazione in ogni radiostazione, ma nonostante i
successi nel sogno vedo che i valori miei restano gli stessi, sogno di trovare spiritualità dentro gli
eccessi, i miei desideri ammessi e concessi, i miei nemici malmessi, snobbare il jet set , essere
stiloso sia in gessato di marca che in canotta e salopette, di attirare le miss nella mia rete tipo
magnete, dischi d’oro alla parete, birre quando ho sete, sogno di avercela fatta , una base che
spacca, lasciare gli M.C. attacca muti come lacca, sogno di essere un figlio che ha dato a una madre
un motivo d’orgoglio e questo è il sogno che faccio da sveglio;

Rit.

Come una pietra scalciata

Eri la più carina un eterna miss liceo il trofeo per torneo erano i romeo che dietro di te facevano corteo e tu insultavi tutti senza scrupoli indossavi uomini come abiti con la tua bellezza li rendevi deboli servili ed arrendevoli poi quando ti stancavi li buttavi tipo straccio vecchio dei loro sentimenti non ti curavi e amavi solo la persona riflessa nel tuo specchio. Così sei cresciuta giudicando tutto dall'aspetto pensando che la confezione centri con la qualità del prodotto, in base a questo hai scelto i tuoi amici persino il tuo compagno era bello quindi era degno di far parte del regno d'apparenza di cui in testa tu avevi il disegno, era come un sogno vi sposaste a giugno a settembre lui ti mostrò il suo pugno, dimmi ora come ci si sente ad essere insultata ignorata a essere picchiata da una mano ubriaca ora che anche il tuo specchio non ti vuole più vedere ora che la tua bellezza sta nel fondo di un bicchiere dimmi come ci si sente. How does it feel? Dimmi come ci sente. How does it feel? A stare sempre da sola. To be on your own. Nè direzione nè casa. With no direction home. Una completa sconosciuta. A complete unknown. Come una pietra scalciata like a rolling stone. Tu volevi chiudere tutti i diversi fuori su questo hai investito tutte le energie e i tuoi averi ricordo il tuo concetto di straniero dicevi questo non è il posto loro son maleducati sporchi ci portan via lavoro. Difendevi la tua ottusità come un tesoro quello il tuo sentiero che non ti ha portato a sentire che il terreno su cui ogni giorno camminiamo noi non lo possediamo lo occupiamo e non è italiano africano è un dono che è stato fatto ad ogni essere umano i confini le barriere le bandiere sono giunti dopo aiutando l'odio la guerra e il razzismo a fare il loro gioco dimmi come ti senti ora che non ci sono più confini e le frontiere sono aperte e che hai dovuto appendere al chiodo la tua camicia verde la bandiera più non serve ora che hai speso tutto e sei ridotta all'elemosina finalmente sai che non c'è colori razza ma solo anima ora tu sei l'emarginata evitata scalciata ignorata quando chiedi qualche moneta ora che non hai più una proprieta che ti dia un identità sventoli soltanto la bandiera della povertà. How does it feel? Dimmi come ci sente. How does it feel? A stare sempre da sola. To be on your own. Nè direzione nè casa. With no direction home. Una completa sconosciuta. A complete unknown. Come una pietra scalciata like a rolling stone. Tu vivevi in un mondo a parte fatto di tasche piene e di porte aperte madre insoddisfatta della vita e delle tue spalle coperte non avevi mai lavorato per mangiare lo stesso avevi tutto ciò che si può desiderare, giravi declamandoti infelice a gran voce io ti dicevo che eri fortunata ma non ti davi pace il tuo dramma era scoprire chi eri ma quello è il dramma di ogni uomo ed è più facile soffermarvici sopra a stomaco pieno non immaginavi quanto scotta e quanto è dura portarsi a casa la pagnotta ora lo sai dopo che il papi ha fatto bancarotta, avevi il meglio ma non lo hai apprezzato perchè non possiedi niente se niente ti sei guadagnato e dimmi come ci si sente ora che devi sudarti  i beni materiali vedi che hai poco spazio per i problemi esistenziali ora che sei una parta del mondo che ignoravi sei diventata una di quelle pietre che scalciavi!
How does it feel? Dimmi come ci sente. How does it feel? A stare sempre da sola. To be on your own. Nè direzione nè casa. With no direction home. Una completa sconosciuta. A complete unknown come una pietra scalciata like a rolling stone.

 

Il mondo dove vivo

Accusami di tutto io sono colpevole a volte ho infierito su chi era più debole, ho infranto delle regole,
non sono l’ideale che magari ti aspetti, ma io rifletto in pieno il mondo dove vivo, specialmente i suoi
difetti, se è vero che si nasce puri poi ci si sporca crescendo, è difficile restare puliti nuotando tentando
di uscire dal fango, sono io il primo a dire che sono sbagliato, ma la mia condotta è il risultato di ciò
che mi hanno insegnato, che quindi almeno mi sia tolta la metà della colpa che mi si faccia restituire
almeno metà della merda raccolta, c’è chi mi ha detto che i soldi non contano alla fine più di un tot, a
me sembra che la storia quaggiù giri tipo juke box, se non infili la moneta non funziona, la musica non
suona e c’è ancora la persona con la zappa e quella con la corona, quindi fin da piccolo ho capito che
dovevo fare quello che potevo per arrampicarmi sulla vetta del mondo dove vivo;

Rit.: Ti può sembrare una visione egoista e io eccessivo e negativo, ma non è un parere ciò che devo
fare per non cadere. Io sono realista questo è il mondo dove vivo e se ne conosci un altro fammelo
sapere.

Vivo di ciò che mi nutre e allo stesso tempo mi inquina, spesso mi trovo a fare mattina sul fondo di una
lattina e non c’è medicina per questa malattia, il virus corre tutti i giorni nella via sotto casa mia, il
menefreghismo, l’egoismo, l’arrivismo tanti gremlins sotto le candide spoglie di un intero organismo,
gente allo spasmo che tenta di venire fuori facendosi un mazzo tanto criticati, ostacolati da chi ci ha
sempre avuto chi pagava il conto. Ieri ho pensato a un mondo di pace, senza un nemico, senza un
confine, senza il concetto di straniero, era un bel pensiero, ma io non c’ero e comunque li non sarei
servito a niente, io sono un delitto con l’odio come movente e il rancore come attenuante. Così
m’hanno voluto, così m’hanno cresciuto, tutto quello che c’ho avuto l’ho ottenuto senza aiuto, se non
dalla famiglia dai fratelli che erano con noi prima dei dischi d’oro, quindi ora è solo con loro che divido
i frutti del mio lavoro;

Rit.

Rit.

Essendo un paradosso vivente nel mio egoismo credo nelle idee di condivisione, credo che un giorno
una nuova coscienza di massa ci porti a stare tutti bene, ma so anche che ci vorrà parecchio per farlo,
so di sicuro che io non sarò ancora in vita per vederlo, a me e a quelli come me tocca fare il possibile
per trovare un metodo infallibile, per ritagliare dentro ‘sto macello insostenibile un oasi vivibile a patto
di portarsi addosso il peso di un odio tangibile, non che mi piaccia, ma così sarà finché la legge della
banconota sarà indiscutibile. Quindi io mi sbatto per la salute del mio pezzettino che sommato a tutti gli
altri dà risultato il mondo rendo un posto migliore, la mia vita e quella di chi mi sta accanto, quindi
sarebbe già un buon punto se tutti facessero altrettanto, ma nel frattempo devo pensare alle regole
che mi hanno fatto imparare, a quella parte del codice da non tramandare, che dice di difendere ciò
che è mio e che ti dice dopo vengano gli altri: prima io!

Rit.

Rit.

Eheee, e io vi consiglio di assaggiare un po’ di tutto e ricordatevi che sono le cose per cui lavoriamo
giorno e notte perché a noi piace vivere in grande stile come vivono principi e re, giusto? Eh, coraggio
andiamo di là .

 


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